Psicosomatica
Mente e corpo non sono due entità distinte e separate, fra loro indipendenti. Il nostro corpo è fortemente collegato alla nostra mente, alla psiche. Esso vive e partecipa alle nostre emozioni, ai nostri stati d’animo, risente di quello che ci attraversa, delle nostre gioie come dei nostri dolori, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Mente e corpo sono un’unità. Non possono essere considerati in maniera distaccata. La medicina tradizionale, che vede il corpo come qualcosa a sé stante, commette un grave errore di valutazione. Oggi non si può più ignorare che il nostro inconscio è anche nel nostro corpo, e non dovrebbero ignorarlo neanche la medicina, la neurologia e la neurofisiologia. Non dovrebbe ignorarlo neanche la scienza ufficiale. E infatti comincia a non ignorarlo più se il premio Nobel per la neurofisiologia Eric Kandel è arrivato a riconoscere che la psicoanalisi rappresenta ancora la più coerente e intellettualmente soddisfacente visione della mente tra quelle di cui disponiamo.
In che senso l'inconscio è anche nel nostro corpo?
Nel senso che la nostra mente, dunque l’inconscio, può servirsi del corpo per depositarvi tensioni e angosce insopportabili quando, per qualche motivo, non trova il modo per poterle elaborare, pensare, avvertire nella mente stessa.
La malattia psicosomatica è in effetti proprio questo: l’espressione clinica della localizzazione in un organo, in una parte del corpo, di un conflitto, di un trauma psichico, di un contenuto mentale che non può essere collocato nella sua sede naturale. Esistono organi, come lo stomaco o l’intestino, ma anche il cuore e la pelle, che possono essere, più di altri, sede privilegiata di problematiche psichiche. 
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